San Potito Sannitico, il paese dei murales

San Potito Sannitico

San Potito Sannitico, il paese dei murales, è un piccolo borgo di appena 1960 abitanti che si trova all’interno del Parco Nazionale del Matese, in provincia di Caserta.

San Potito Sannitico: il Fate Festival

Il paesino è stato valorizzato dal passaggio di artisti nazionali e internazionali che hanno lasciato il loro segno dipingendo dei favolosi murales in giro per il borgo.  San Potito è diventata,  nel corso degli anni, un’enorme tela su cui dipingere i segni di una vera e propria rivoluzione culturale. E’ cosi che nasce nel 2004 Fate Festival, una manifestazione che , prima della pandemia, si teneva ogni anno ad agosto e durante la quale venivano chiamati a raccolta tutti gli abitanti e artisti di calibro nazionale e internazionale con l’obiettivo di promuovere l’immagine culturale del paese sfruttando gli spazi pubblici. Non solo murales,  ma anche cinema, teatro e musica erano i protagonisti del fate festival.

Ogni anno viene scelto un tema , per esempio il 2016 è stato l’anno del Festival dei Giardini, perché il paese ha anche un itinerario dedicati ai giardini più belli del paese; nel 2016 c’è stato il Festival dei bambini, con attività laboratoriali dedicate interamente a loro.

Il 2018 è stato invece l’anno delle Altre Prospettive , un’edizione dedicata alla realizzazione di ben 11 opere d’arte , di cui 6 visibile esclusivamente dall’alto!.

Ma veniamo alla nostra passeggiata!

La nostra passeggiata tra i murales di San Potito Sannitico

 

San Potito Sannitico è vera e propria galleria d’arte a cielo aperto e noi l’abbiamo scoperta attraverso un tour dei murales che il comune organizza con i ragazzi volontari della Proloco di San Potito Sannitico.

Partendo proprio dalla Proloco, ci incamminiamo tra i vicoli del borgo, mentre Mario, un giovane di appena 22 anni appassionato d’arte , ci svela la storia e il progetto che c’è dietro ogni singola opera d’arte.

La prima cosa che emerge dal racconto è che l’intero paese e tutti i suoi abitanti sono stati coinvolti in questo progetto di rivalutazione, partecipando attivamente alla  realizzazione di alcuni murales durante le varie edizioni del Fate Festival

Mono Gonzalez “El agua”

Il primo murales che ci aspetta è quello del cileno  Mono Gonzalez “El agua”, per la cui realizzazione sono state coinvolte più di 100 persone del paese, oltre ai ragazzi del centro accoglienza di Prata Sannita.

 

L’acqua è un elemento fondamentale del paese , infatti esiste anche un itinerario dell’acqua, visto che in quasi ogni vicolo del paese è presente una fontana ed esistono dei lavatoi che vengono ancora utilizzati in paese.

Il lavatoio diventa una tela

Nella foto a sinistra, la giovanissima artista Mariana Palomino ha utilizzato il lavatoio ancora in uso come tela per la sua opera “Carefully Wash”, a cui hanno collaborato anche i ragazzi del paese. La scena ritrae momenti di vita quotidiana di coloro che vanno a lavare i panni al lavatoio.

Nella foto a destra , invece, c’è “Fate”  di Caktus & Maria, due artisti pugliesi che hanno realizzato rispettivamente i due cuori e il volto di Marilyn Monroe. Entrambi gli artisti si sono ispirati all’acqua utilizzando colori e sfumature tendenti all’azzurro.

cuori verdi

 

Dal primo lavatoio , quello ancora in uso, si procede verso il belvedere della  Chiesa di Santa Caterina, un edificio imponente che sovrasta la località detta “Dietro Santo” e Manuel subito adocchia un piccolo parco avventura con ponticelli in legno e corde!

San Potito sannitico Santa caterina

Avendo una guida , abbiamo potuto fare tante domande e conoscere tante curiosità, ma vicino ad ogni murales c’è una targhetta in plexiglass con il nome dell’opera d’arte, il nome dell’artista, e il Qr code che da tutte informazioni.

La caccia ai murales

 

Il nostro cammino continua passando per i vicoli del borgo e Manuel si diverte a scovare murales che appaiono più nascosti rispetto ad altri che dominano sulle grandi facciate. Per i bambini, infatti può essere divertente proprio organizzare una caccia ai murales!

 

Tra i muri del paese ci sono anche delle opere nascoste, volutamente lasciate sbiadire sotto le intemperie o il caldo sole: è il caso di “Ausencias” di Suso33, un artista madrileno che ha dipinto queste ombre in vari muri del paese. Noi non ci avevamo fatto caso, ma Mario subito ci ha fatto notare che su alcuni muri , si vedono queste ombre, a volte sbiadite dal tempo e quasi indistinguibili, che rappresentano la solitudine dell’essere umano, lo stato di abbandono dell’anima impresso su dei muri.

Murales e foto

Un’altra opera che ci ha colpito è “Transumanza” di Bifido, un artista casertano, che usa una tecnica particolare: lui non dipinge ma usa delle foto stampate che poi applica sui muri. Quest’opera racconta il viaggio migratorio, in questo caso rappresentato dai bambini : le valigie in basso accatastate, bambini che camminano su un filo sospeso e in qualche caso addirittura appesi ad un filo. Nella foto a sinistra(presa dal sito della proloco) il murales appena realizzato. Nella foto a destra, com’è diventato nel tempo e come lo abbiamo trovato noi. Incredibile come non abbia perso il suo significato e il suo valore.

I murales più “Social”

Arriviamo ora a tre dei murales più conosciuti e più postati sui social quando si parla di San Potito.

Il primo è “I Love San Potito”, realizzato dal gruppo artistico CNFSN, composto da Felo Monzon e Tono Cruz. Questo murales rappresenta la gratitudine dei due artisti verso l’ospitalità che hanno trovato in questo piccolo paese.

i love san potito

 

Il secondo è “La calma è la virtù dei forti”, dell’artista spagnolo Boamistura : qui vi racconto un aneddoto divertente!

Quando abbiamo intravisto il murales , eravamo molto entusiasti di averlo trovato perché avevo detto a Manuel che quello era il mio preferito, per i colori sgargianti e il significato della frase che vi era dipinta.

Ci eravamo però avvicinati talmente tanto che la scritta non si leggeva!!! I ragazzi della proloco ci hanno fatto poi notare che la scritta compare solo se la si legge da una certa distanza e man mano che si avvicina non è più leggibile. Tuttavia , se prendete il telefono per fare la foto o il video, magicamente la vedrete apparire sullo schermo dello smartphone! Le piante e i fiori che dominano il murales non sono casuali ma rappresentano la macchia del mediterraneo.

San Potito sannitico i ngresso paese

Il murale di Bosoletti a San Potito

Il terzo murales più conosciuto è quello dell’artista argentino Bosoletti, che ha realizzato anche diversi murales a Napoli. L’opera si chiama “Il dolore di emigrare” e rappresenta il volto triste di chi è stato costretto a lasciare il proprio paese. Il capo circondato da papere, uccelli migratori, rende ancora di più l’idea.

murale bosoletti

 

In questo articolo non vi sveleremo altri murales, perché altrimenti vi perdereste la sensazione di sorpresa che abbiamo avuto noi nello scoprire un nuovo murales ad ogni angolo del paese, ma il consiglio che possiamo darvi è quello di affidarvi alla Proloco di San Potito, che organizza dei veri e propri tour in giro per il paese. Scoprire le opere d’arte accompagnati da chi ha vissuto l’evoluzione di questo luogo da semplice paesino dell’alto casertano a galleria d’arte a cielo aperto significa entrare a contatto con il senso di comunità e di partecipazione che c’è dietro ogni singolo murales, perché tutta la popolazione ha partecipato sin dall’inizio alle opere, in particolar modo i giovani, che sono molto attenti alla riqualificazione urbana del proprio paese.

 

Abbiamo potuto toccare con mano l’ospitalità del paese, ad ogni vicoletto le persone del posto ci salutavano e qualcuno ci ha anche raccontato qualche aneddoto storico sull’origine del nome di alcune stradine.

Inoltre abbiamo apprezzato molto anche le viuzze del borgo, con gli edifici in pietra,  i ruderi e gli antichi portoni che danno la sensazione di essere in un’altra dimensione spazio-temporale. A volte è sufficiente semplicemente passeggiare per questi antichi borghi per sentirsi catapultati indietro nel tempo.

Nelle nostre uscite cerchiamo sempre di inserire la visita a qualche borgo, che sia nella nostra regione, la Campania, che ne è veramente piena, o anche in altre regioni d’Italia. Manuel chiede sempre incuriosito se in quelle case ci viva qualcuno, perché gli sembrano case abbandonate. Noi proviamo a spiegargli che a volte lo sono… ma restano li come memoria per chi verrà dopo, a volte invece ci vive ancora qualcuno, magari qualche persona anziana fortemente legata al suo paese e alla sua casa. In questi borghi aleggia sempre un’atmosfera particolare dove il tempo sembra essersi fermato e vogliamo che anche Manuel la senta e la ricordi quando diventerà grande.

 Il Tour dei Murales con la proloco di San Potito

Per il tour dei murales, contattare la Proloco

PROLOCO “GENIUS LOCI”
E-mail: proloco.sanpotito@gmail.com
Sito web: http://prolocosanpotito.weebly.com

 

Dove mangiare a San Potito Sannitico

Bacco e bivacco

Noi abbiamo pranzato da Bacco e Bivacco , una country house immersa nel verde con parco giochi per bambini proprio a San Potito Sannitico, nella quale abbiamo degustato prodotti tipici e una cucina casareccia e ci siamo rilassati dopo la passeggiata.

Bacco e Bivacco Country House
info@baccoebivacco.it
tel. +39 0823 910669
cell. +39 349 6759646
Via Starze, 5
San Potito Sannitico (CE)

Foto bacco e bivacco 1 e 2

 

  • Se ami i paesi dei Murales imperdibile Valogno

 

 

 

 

 

 

 

 

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