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Tenuta Cavalier Pepe, la vendemmia con i bambini

Bambina vendemmia

È arrivato l’autunno. E si raccoglie l’uva, ormai dolce e matura. In campagna la vendemmia è il momento più atteso. È un momento magico. Tra le vigne arrivano, amici, vicini, parenti. Si lavora insieme, dall’alba al tramonto. Guanti, forbici, cassette. Le mani si inzuppano di succo d’uva e dopo un po’ cominciano a fare male, come la schiena. Ma si va avanti… e ci si aiuta l’uno l’altro. Il lavoro di un anno deve essere raccolto e trasformato. Ci vuole concentrazione. Ci vuole lavoro di squadra. Noi siamo andati alla Tenuta Cavalier Pepe: la vendemmia con i bambini è stata un’esperienza meravigliosa.

 La vendemmia con i bambini

È faticoso, ma si lavora uniti, si chiacchiera, si ride e a fine giornata, stanchi, sporchi e felici si beve e si mangia tutti insieme…perché il lavoro unisce, perché ci si sente parte di una grande famiglia. Perchè quando si lavora tanto e bene, si festeggia. Il risultato è di tutti.

Nelle nostre frenetiche vite cittadine abbiamo perso i tempi della terra…la magia del “raccolto”. I nostri bimbi sono abituati a consumare prodotti pronti e confezionati. Ed ecco che questa domenica abbiamo deciso di andare tutti in campagna a vendemmiare. Abbiamo scelto l’Irpinia, terra aspra e generosa.

Tenuta Cavalier Pepe Vendemmia in famiglia

Benvenuto Autunno alla tenuta Cavalier Pepe

Ci siamo vestiti con i colori dell’autunno e del mosto…e  abbiamo scelto la Tenuta del cavaliere Pepe, in provincia di Avellino. In Campania ci sono tante iniziative per cantine aperte, ma tutte molto focalizzate sugli adulti, con degustazioni e visite guidate. Infatti i piccoli non bevono vino. I bambini cosa c’entrano con il vino?

E’ vero, ma fino a un certo punto. I bambini sono curiosi e se si stuzzica la loro curiosità, non ci sono limiti…anche il vino diventa interessante.

E vi spiego il piccolo grande trucco della Tenuta Cavalier Pepe .

ingresso tenuta Cavalier Pepe con due bambini

La tenuta del cavaliere Pepe a Luogosano

Cinquanta ettari di vigneti, che  producono Fiano di Avellino, Greco di Tufo, Taurasi e le Irpinia Doc . Ad accoglierci con un vestitino blu è Milena Pepe, accento francese ( è nata in Belgio) e orgoglio irpino.

“Clima, suolo e uomini : è questo il nostro segreto – ci dice Milena mentre ci accompagna in vigna – Ogni vendemmia è fatta di questi tre fattori. Ma quello che conta è il territorio. Il nostro lavoro è trasformare il potenziale della terra… è trovare ciò che la nostra Irpinia ha nelle sue viscere e rendere viva la terra. Il nostro vino è questo: è il terreno, il sole, il vento… è tradizione …è lavoro”.

Milena pepe

I media italiani sono pieni di storie di giovani che ogni anno emigrano in cerca di un lavoro al Nord Italia o addirittura in altri Paesi, ma c’è chi ha fatto il percorso inverso. Milena Pepe, nata e cresciuta in Belgio, con laurea in viticoltura ed enologia e marketing rispettivamente in Borgogna e in terra Vallone, è voluta tornare in Irpinia, terra natale di suo padre  (Angelo Pepe, ristoratore in terra belga e cavaliere del lavoro per aver dato una prospettiva di vita a centinaia di famiglie irpine che sono emigrate in Belgio e da lui hanno imparato l’arte della ristorazione). E così a quando ha 20 anni, Milena si è dedicata anima e corpo alla sua azienda, portando avanti con passione l’orgoglio Irpino. “Devo sfidare molti preconcetti, perché sono donna, bionda e con la ‘r’ moscia- sorride- perciò sono molto rigorosa, molto concentrata. Seguo con disciplina ferrea la tradizione, anche se poi qualche volta mi piace sperimentare e dare un tocco personale ai nostri vini, al mio lavoro”. E nel suo lavoro c’è tutta l’esperienza e il cuore di questa giovane donna. C’è amore materno per la terra di suo padre, c’è rispetto delle tradizioni, c’è lavoro (duro e costante, come solo una donna innamorata può lavorare) e c’è voglia di dimostrare quanto la passione possa diventare qualità…con un piccolo sogno nel cassetto, trasformare, innovare, sperimentare nuovi vini, nuove lavorazioni.

Milena pepe con bambini

Andiamo in vigna accompagnati da Milena Pepe

Si va in vigna

Dopo una buonissima colazione in cantina, con torte, caffè e succhi partiamo per le vigne. Ci danno guanti e forbici. E ci sono anche mini guanti e mini forbici per i bambini. Nessuno deve guardare. Si lavora. Enrico e Giulia sono super eccitati. Anche lo hanno delle cesoie (con le punte arrotondate e una chiusura di sicurezza) vere.

Ci dividiamo a piccoli gruppi (siamo circa una cinquantina) e ci fiondiamo tra i filari di viti.

All’inizio ci sembra di non vedere i grappoli bianchi, ma basta poco e affiniamo lo sguardo, sono nascosti tra le foglie. Giulia fa lo slalom tra i filari, Enrico prende la sua torcia da esploratore.

bambino Vendemmia

“Mamma ma è bagnata e appiccicosa”, è il primo commento.  Nonostante i guanti, ci bagniamo le mani, ma non ci fermiamo. Sono sensazioni nuove. Sono sensazioni belle. I piccoli sono scatenati e presto la nostra cassetta si riempie, cerchiamo di essere delicati e di togliere le foglie, come ci ha spiegato Milena. Assaggiamo anche i chicchi, sono docilissimi e con un retrogusto amaro… è la buccia.

Milena ci spiega che in una vigna nulla è lì per caso, anche le piante di rose che attirano l’attenzione dei piccoli, sono lì non solo per bellezza, ma perché proteggono le viti dai funghi.

Bambini fanno la Vendemmia

La pigiatura a piedi nudi

Le cassette sono colme ed è quasi mezzogiorno. È il primo giorno di autunno, ma sembra estate. Accaldati e stanchi portiamo le nostre cassette attraverso i filari di uva… è arrivato il momento della pigiatura. A piedi nudi, come da tradizione.

Milena ha imbandito un tavolo con spumante e taralli per gli adulti e succo di frutta per i piccoli. Facciamo una carica di zuccheri, poi tocca ai bambini.

Si lavano i piedi ed entrano nei catini di legno per pigiare l’uva.

“Pigia pigia pigia”, canta Giulia.

“Ne voglio altra”, grida Enrico.

Sono scatenati. “Mamma si sentono i rametti che ti pungono i piedi e poi senti i chicchi che esplodono e tutto il succo tra le dita” spiega Enrico e ride.

Pigiano, cantano, ballano, ridono. È difficilissimo, dopo quasi un’ora, dirgli che il mosto è pronto e dobbiamo andare. Potrebbero continuare per tutto il giorno. Per fortuna l’uva è bianca e gli schizzi sui nostri vestiti cittadini non si vedono.

Alla Tenuta Cavalier Pepe: degustazione per grandi e piccini

Torniamo in cantina. La vendemmia è finita, ma la nostra giornata al sapore di vino no. Noi adulti iniziamo il corso di degustazione con Milena, tra profumi di agrumi, pepe, miele… il palato viene solleticato dalla falanghina e accarezzato dal forte abbraccio del Taurasi.

degustazioni vini

Intanto i bambini vengono accompagnati in una stanza tra botti e giochi. L’odore di vino è pungente, ma i piccoli non sembrano farci caso. Vengono bendati e inizia la loro degustazione, devono riconoscere i gusti di quattro diverse marmellate. Andrea, che si occupa di loro, li sprona a usare l’olfatto, a sciogliere la marmellata in bocca, a respirare per sentire il gusto in ogni sua “rotondità”. Nella sala c’è il silenzio assoluto. I bambini sono concentratissimi.

Una lunga giornata di fatica e felicità tra le vigne

La giornata continua al ristorane “La Collina” (con una splendida terrazza sull’Irpinai9, di un cugino della famiglia Pepe e poi di nuovo in cantina a vedere come si fa il mosto ( che non si pigia con i piedi, ma con una macchina) e le barrique. Milena racconta ai bambini che gli angeli bevono il vino (l’evaporazione dell’alcol) e con un orecchio poggiato su una botte sentiamo il crepitio del vino in fermentazione. Giulia è così eccitata che quando arriva il momento delle domande sale su un barrique e chiede: “Ma a quanti anni posso iniziare a bere il vino?”. Tutti scoppiano a ridere.

mamma e bimba vendemmia

La vendemmia e la scatola dei tesori

Quando andiamo via Enrico in una scatola ha raccolto: una foglia di vite, una nocciola, un oliva, un sassolino, una perina. “Porti via con te le ricchezze della nostra terra”, sorride  materna Milena.

È stata una giornata speciale, perché noi adulti ci siamo goduti il vino, i bambini hanno avuto i loro spazi, hanno respirato aria di campagna, si sono ricaricati di sole (e in vista dell’inverno ci voleva proprio) e tutti insieme abbiamo lavorato, ricordando le nostre tradizioni. La vendemmia non è solo per gli adulti. Per noi è stata una giornata di grande libertà.

Benvenuto autunno

Vendemmia bambina

Info pratiche per una visita alla tenuta Cavalier Pepe:

IL COSTO DELLA GIORNATA COMPLETA CON IL PRANZO È 60 EURO PER ADULTO E

40 EURO PER I BAMBINI CON IL MENU BAMBINO.

  • Ecco i costi e tutte le info per partecipare a Cantine Aperte, che durerà per tutto il mese di ottobre La tenuta Pepe
  • Se volete dormire in vigna, ecco tutte le info
  • Per seguire tutte le iniziative di Milena Pepe, che apre la sua azienda ogni giorno, ecco la pagina Facebook.

 

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