Se devi preparare l’impasto dei biscotti tutto sommato non è difficile, basta seguire la ricetta: farina, uova, burro…. Ma quando, pronto l’impasto, hai davanti a te una pallina di pasta frolla e ti dicono: scegli una forma e fai un biscotto, cosa fai? Che forma scegli? Non hai strumenti, hai solo le tue mani e la fantasia. Mani e fantasia sono le parole chiave di questa giornata dedicata al Terra Madre Day a Ischia di Slow Food.
Terra Madre Day Ischia
“Non prendere impegni, l’11 dicembre devi venire a Ischia”
Lo scorso giugno abbiamo passato un bellissimo week end a Ischia, dormendo nella tenda sospesa del Parco Avventura. A cena siamo andati al Focolare e Silvia D’Ambra mi ha detto: “Non prendere impegni, per l’’11 dicembre, devi venire a Ischia a far parte della giuria di una gara di biscotti. Non mi aspettavo che sarebbe stata molto di più di una semplice gara di biscotti”.
Avevo segnato l’11 dicembre in agenda, perchè le cose importanti si segnano anche con sei mesi di anticipo. E oggi sono stata un giudice per Terra Madre Day, “la festa del cibo locale per le giovanissime generazioni” al Grande Albergo Regina Isabella a Ischia.
Cos’è il Terra Madre Day di Slow Food
Cosa è il Terra Madre day? Me lo ha spiegato Silvia D’Ambra usando le parole di Carlo Petrini, presidente di Slow Food: “ …Cogliendo quest’opportunità con passione e con una vasta partecipazione, possiamo dar vita a uno dei più importanti eventi collettivi di celebrazione della diversità dei cibi mai realizzati su scala globale. Una rivoluzione globale può nascere soltanto da radici locali e le nostre comunità con le loro iniziative possono rafforzare il movimento di opposizione alle aberrazioni dell’industria agroalimentare.….Sarà per tutti noi un forte stimolo e un motivo di rinnovato orgoglio per ciò che stiamo facendo localmente, con la consapevolezza di far parte di una rete globale per il cambiamento.”
L’evento organizzato dal presidio Slow Food di Ischia
Nella giornata dei prodotti locali e del territorio il presidio Slow Food di Ischia e Procida ha scelto di coinvolgere i bambini delle scuole elementari di diverse zone dell’isola Ischia: Faiano, Fontana e Lacco Ameno. Bambini che non si conoscono sono stati mescolati in tre squadre, perché puntare sul territorio vuol dire creare relazioni tra gli abitanti.
Ogni squadra ha il nome di uno strumento usato dai contadini (spero di aver capito bene le spiegazioni dei bambini):
- Pietratorcia, una pietra attaccata a un pezzo di legno per la pigiatura dell’uva;
- U’ id, uno strumento per dividere il grano buono da quello cattivo;
- A folg’, uno strumento a forma di uncino per scavare le tane dei conigli da fossa.
Ciascuna squadra ha scelto una marmellata ( amarena, mela albicocca) e si sono messi al lavoro. Un modo per mescolare sapori locali e tradizione.
La gara di biscotti per il Terra Madre Day a ischia
Tra risate e pasta frolla rubata (io ho mangiato tantissimi biscotti crudi e cotti), chiacchierando con i bambini è emerso il loro stupore: “Ci fanno usare le mani e ci fanno sporcare!”.
Per i nostri bimbi usare le mani e sporcarsi non è una cosa normale.
Sono sembrata anche io strana, perché rubavo la pasta frolla cruda. Un paio di bambini mi hanno guardata interdetti: “Ma la mangi cruda? I grandi hanno detto che non si mangia”. Molti di loro non avevano mai fatto i biscotti in casa, altri sì, ma senza mai assaggiare l’impasto. Io invece ricordo mia nonna Maria che mi faceva sempre mangiare di nascosto la pasta cruda e dolcissima quando faceva i biscotti. Quello della pasta frolla cruda è per me un sapore dell’infanzia.
Vero momento di panico è stato quando Silvia (grande mattatrice della giornata) ha detto ai bimbi: “Avete solo la pasta e un cucchiaino a diposizione, nessuna formina, dovete dare voi la forma a quattro biscotti. Sarà premiato il sapore, ma anche la creatività”.
“Io?” E’ stata l’eco di sottofondo a questo invito. I bambini non sapevano prendere una decisione, non trovavano nelle loro testoline una forma.
Una bimba prende l’iniziativa e fa un cuore : “A casa, con mamma facciamo i cuori”. E tutto il tavolo fa i cuori.
Un bimbo: “Io faccio una chiocciolina, come quella di Slow Food”. E tutti i suoi amichetti cominciano a fare chioccioline.
“I bambini hanno paura di inventare, di creare, di SBAGLIARE”, mi sussurra Silvia.
Per fortuna qualche coraggioso solitario fa una faccia sorridente, una ciambella, un raviolo, una crostatina….
Terra MAdre Day Ischia: la magia di Natale
La giuria è composta da cinque grandi chef di Ischia, ma anche da tre giornalisti, il comandante della guardia costiera, una guardia ambientale e la preside di una delle tre scuole, “perché il cibo ha infinite declinazioni- spiega Silvia – il cibo è quello che cuciniamo o che mangiamo, ma anche quello che raccontiamo e che tuteliamo dalle trasformazioni e dalla spregiudicatezza di certi (troppi) uomini”.
Ovviamente le squadre hanno vinto tutte, perché quando ci si impegna, si vince sempre. E perché è Natale e la magia del Natale fa diventare tutto possibile.
Ischia Slow Food sceglie stoviglie biodegradabiliì
Il cibo è anche le stoviglie che scegliamo di usare. Per questa giornata bicchieri e piatti erano di non-plastica-di-mais; Slow Food ha scelto di appoggiare la Catena Alimentare Casamicciola che ha siglato un accordo con la Ekoe, società cooperativa che commercializza stoviglie eco-compostabili. Fino a dicembre 2018, chi acquisterà piatti, bicchieri e altre stoviglie sul sito della Ekoe, utilizzando il codice promozionale VIVAISCHIA, devolverà il 10% dell’importo imponibile dell’acquisto totale di stoviglie compostabili alle famgile di Ischia in difficoltà.
Semina utopie, raccogli realtà
Questa era la frase scritta sulla maglietta di Silvia e degli altri organizzatori di Slow food. La famiglia D’Ambra, con Riccardo capostipite, Silvia e le sue sorelle, ha sempre creduto nel territorio, nella tradizione, nella gente di Ischia, nei bambini, ma soprattutto nelle utopie. Silvia organizza da 9 anni questa gara di biscotti per il Terra Madre Day. “La competizione stimola i bambini – dice Silvia – , le squadre creano nuove amicizie, cucinare e impastare insieme significa impegnarsi in un progetto comune. Quest’anno ho imparato che i bambini devono usare di più le loro mani e il loro corpo e che devono imparare a inventare, senza paura….mi impegnerò per aiutare i bambini di Ischia a avere più fiducia nel loro corpo e nella loro fantasia. Dai bambini si impara sempre”.
E ha ragione Silvia, dai bambini si impara. Anche se io oggi imparo anche dagli adulti, adulti come Silvia che sanno ancora emozionarsi, che sanno impegnarsi, che sanno seminare utopie.
*La foto di copertina è stata scattata da Miro Nair