Tutti conoscono Pompei, ma intorno a Pompei c’erano decine di ville rustiche realizzate per seguire le coltivazioni agricole e le produzioni di olio e vino. Nel 1981 i lavori di estrazione di materiale vulcanico presso la cava Ranieri hanno portato alla luce i resti di tre antiche ville romane, che erano state sepolte dai detriti dell’eruzione del 79 d.C. (la stessa che distrusse Pompei). E in queste ville sono stati trovati reperti preziosi, che dopo aver viaggiato per il mondo sono tornati a casa e sono esposti nel nuovissimo Museo Archeologico Territoriale – MATT – di Terzigno, un museo ancora poco noto, ma con tesori rari da vedere, un viaggio nel tempo nelle antiche ville di campagna all’epoca dell’impero romano, tra affreschi, vasi e gioielli.
Matt, il museo di Terzigno in un ex mattatoio
Terzigno, un paese alle pendici del Vesuvio, costituiva la periferia della vecchia Pompei, come dimostrano i resti archeologici delle tre ville romane rinvenute nell’area della cava Ranieri. Proprio per dare una casa a questi reperti è nato il Museo Archeologico di Terzigno, ospitato nell’ex mattatoio comunale, un edificio in muratura di armonioso pregio architettonico, costruito intorno agli anni ‘30 e abbandonato per anni.
Le tre Ville romane nascoste nella cava Ranieri di Terzigno
La cava Ranieri, 500.000 mq, oggi è all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio. Per decenni è stata utilizzata per l’approvvigionamento di materiali vulcanici. Oggi, a seguito di un primo intervento di risanamento ambientale, l’area della cava offre uno spaccato delle eruzioni vesuviane e la visione della campagna orientale della antica città di Pompei.
E’ un esempio di archeologia industriale e una meravigliosa riserva faunistica e botanica.
Dal 1981, esaurita l’estrazione delle lave moderne, comincia ad affiorare lo strato delle ceneri e dei lapilli del 79 d.C. e man mano numerose evidenze archeologiche come una cisterna, una tomba di bambino e solchi di coltivazione, insieme alle tre ville, denominate Villa 1, Villa 2 e Villa 6. Sono state nominate così in base alla cronologia dei ritrovamenti durante le campagne di scavo della Soprintendenza Archeologica di Pompei (oggi Parco Archeologico di Pompei).
Si trattava di vere e proprie aziende produttive, dotate di un settore padronale ricco ed elegante, la cui attività si basava su colture intensive, in particolare della vite, a cui si accompagnava anche la produzione dell’olio d’oliva.
All’interno sono stati rinvenuti moltissimi reperti: argenteria, monili d’oro,vasellame di straordinaria eleganza e affreschi.
“Pompei oltre le mura – le ville romane di Terzigno all’ombra del Vesuvio”
La mostra archeologica dal titolo “Pompei oltre le mura – le ville romane di Terzigno all’ombra del Vesuvio”, allestita nelle sale del MATT, nasce dalla volontà di valorizzare questo patrimonio archeologico.
Il museo nasce per riscoprire la bellezza dei luoghi e delle opere e per far conoscere la vita nelle ville di campagna presenti nel territorio della periferia dell’antica città di Pompei ed il rapporto degli abitanti con il fertile vulcano.
Il Salone della Villa 6 di Terzigno
Con un ciclo figurativo (megalografie) di grande suggestione, è per la prima volta fruibile al pubblico dal 18 giugno, nell’esposizione allestita nella Sala 4/ piano superiore del MATT.
L’ambiente, probabilmente usato con funzione di triclinio con affaccio sul portico, era una delle più belle e raffinate sale della villa.
Info utili sul MATT di Terzigno:
- Indirizzo: Corso Luigi Einaudi, Terzigno (NA)
- Orari: dal lunedì al venerdì 10:00 – 13:00; sabato e domenica 10:00 – 13:00 / 16:00 – 20:00
- Costo: ingresso gratuito
- Sito
Il MATT è una delle tante realtà museali disseminate nella città di Napoli e, più in generale, in tutta la Campania. Abbiamo pensato di raccogliere per voi le più sorprendenti e adatte alle famiglie in due mini- guide dedicate ai musei per bambini a Napoli e ai musei per bambini in Campania.
