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Edenlandia, il parco giochi a Napoli dal cuore retrò

Bambina di spalle entra e Edenlandia

Una giostra, l’odore di zucchero filato e le canzoncine. Ecco la formula magica per tornare bambini. Per chi è nato a Napoli Edenlandia è un mito. Io, che sono cresciuta a Taranto, ricordo che venni in gita al parco giochi di Napoli in quinta elementare e fu una grande avventura. Per noi bimbi che negli anni ’80 vivevamo nel Sud Italia era un parco meraviglioso e all’avanguardia. Era il parco dei sogni. E oggi?

castell odi Edenlandia
Il Castello di Lord Sheidon

Lo scorso luglio, tra polemiche e ritardi, dopo anni di abbandono, Edenlandia ha riaperto, per la gioia di noi 40enni e dei nostri bimbi. Non ci siamo andati subito, per non rovinare la magia del ricordo… e, confesso, eravamo preparati al peggio: se leggete le recensioni su internet sono quasi tutte negative.

Ma questa domenica abbiamo approfittato di una giornata di sole improvviso e abbiamo portato i bambini al parco giochi di Fuorigrotta.

Ingresso Edenlandia

Edenlandia, un piccolo parco giochi dal gusto retrò

Edenlandia è nato nel 1965 come “un grande parco divertimenti” nel quartiere Fuorigrotta. Chi lo ha costruito si è ispirato al grande parco a tema di Disneyland realizzato in California solo 10 anni prima. In Italia era un parco moderno e innovativo.

Senza pensare troppo e carichi di emozione, appena arrivati abbiamo preso i biglietti per un giro sul trenino. Enrico e Giulia felici ed elettrizzati si sono diverti moltissimo, tra cerbiatti e pinguini, noi siamo rimasti subito un po’ delusi perché non abbiamo attraversato la miniera dei sette nani (ahi! I ricordi).

Non c’è una mappa del parco, perciò dopo il giro sul trenino abbiamo deciso di capire quali giochi erano aperti, con varie tappe sul Jumping e le macchinine.

Il parco è molto piccolo e, a dire la verità, ci sono più punti ristoro che giochi e… soprattutto le giostre sono vintage: autoscontri, macchinine, brucomela, la casa delle beffe e il Castello spaventoso (con mini ologrammi e un soffitto che si abbassa) di Lord Sheidon. Non c’è tecnologia, non c’è stupore…

Bambina tunnel magia

Partiamo dalla Casa delle beffe (che a noi è piaciuta moltissimo): è un percorso al buio, con piccoli ostacoli, la botte finale da attraversare e lo sbuffo che fa alzare la gonna alle bambine all’uscita. Un’attrazione anni ’80. Così come il Castello di Lord Sheidon, dove si arriva in zattera e si passa in tre sale che possono far paura solo a un bimbo di quattro-cinque anni, con ologrammi da giochi di prestigio più che da parco divertimenti.

E poi: le rane, Dumbo, il carosello, il Jumping… e poco altro.

bruco Mela a Edenlandia

Un parco divertimenti adatto a bambini dai tre agli otto anni

I nostri bimbi (che hanno sette anni) si sono divertiti moltissimo. Ma sono proprio al limite di età. Per alcuni giochi (come gli autoscontri) bisogna essere alti un metro e trenta, ma il parco è poco più che una grande giostra per bimbi piccoli. Unica eccezione: la Viking, la nave che gira a 360 gradi (adrenalina pura, che non abbiamo provato), e l’Escape Room.

Abbiamo passato una bella domenica, anche perché eravamo con due coppie di amici con bimbi di tre anni. Abbiamo mangiato un mega panino con patatine e comprato caramelle e zucchero filato, ma non ci torneremo molto presto. Diventerebbe noioso già la seconda volta.

bambino sul Jamping

Edenlandia, un parco senza fila e senza biglietto di ingresso

Vi confesso che ho aspettato tanto prima di andare a Edenlandia, dopo la riapertura, perché avevo paura della folla. E invece è stato bellissimo. C’era pochissima gente e non abbiamo fatto mai una fila. Questo non promette bene per il parco, ma devo dire che fare una fila per il brucomela mi avrebbe distrutto.

giostra rossa

Altra nota, non c’è biglietto di ingresso: appena arrivati si carica una carta prepagata e a ogni giostra si paga il giro. I giochi costano quasi tutte tre euro, solo alcuni due euro.

Una giornata divertente e costosa

Non essendoci un biglietto di entrata il vantaggio è che puoi decidere tu se passare un’intera giornata o fare solo qualche giostra. Noi, alla fine, in quattro persone (su alcuni giochi i  bambini devono essere accompagnati) abbiamo speso 70 euro. Rispetto a un grande parco come Disneyland o a un parco storico come il Tivoli a Copenaghen sono tantissimi più di 20 euro a testa, anche perché il livello delle giostre è poco più di quello di una giostrina di quartiere.

Giochi ancora chiusi

Rimangono ancora chiusi la “Vecchia America”, il “Wild West” e “I Tronchi”,  giochi storici (e a questo punto, credo anche questi molto vintage) e sinceramente c’è poco spazio per attrazioni più moderne. E, per i nostalgici: non c’è più neanche il drago con il fiocco!

 

La mitica Graffa fritta

Ovviamente abbiamo provato la mitica Graffa fritta, che ora fa Leopoldo, ed è buonissima, calda, morbida, al profumo di limone. Da svenire, tanto è buona. Questa non ci ha deluso.

Dopo aver provato tutti i giochi ed essere rimasti nel parco per oltre cinque ore, qual è il nostro giudizio? Bella domanda. Non ho una risposta netta, perché ci siamo divertiti, ma so anche che non ci torneremo. Di questa giornata ci rimane nel cuore il cielo azzurro di Napoli, la gentilezza del personale, la felicità dei bambini (a cui basta un po’ di magia) e la malinconia per un grande parco che è rimasto così come era negli anni ’80.

Io ho fatto anche un salto sul Jumping, ho riso e ho toccato le nuvole, mi sono lasciata andare, come una bimba… ma una volta tornata con i piedi per terra, intorno a me ho visto solo un parco semideserto e senza fantasia.

La verità è che Edenlandia ha riaperto, ma non è vivo, non ha futuro. Edenlandia è solo il sogno di quei bimbi che parlavano al telefono fisso e ascoltavano la musica con il giradischi e ora sono diventati grandi. Per i nostri bimbi non servono effetti speciali o giochi pazzeschi, ma serve la magia… ed Edenlandia, proprio come un anziano parco divertimenti, fa tenerezza, ma non riesce più a far sognare. Non c’è un’idea. Non c’è un guizzo, non c’è poesia.

Informazioni su Edenlandia

Orari:

dal 17 settembre:

  • dal lunedì al venerdì: dalle 16.00 alle 22.30
  • sabato, domenica e festivi: dalle 9.30 alle 24.00

dal 14 novembre:

  • Lunedì: chiuso
  • dal martedì al venerdì: dalle 16.00 alle 22.30
  • sabato, domenica e festivi: dalle 9.30 alle 24.00

Prezzi:

  • 1€ per l’acquisto della card (opzionale se già ne possedete una)
  • 2€ all’ingresso che saranno aggiunti come credito della card
  • 2€ / 4€ le singole giostre che saranno scaricati dal credito della card

 

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