Come far appassionare i bambini all’arte? Facendoli entrare in un quadro e facendoli diventare protagonisti dell’arte. Nessuna nozione, solo emozioni, che diventano indelebili. È quello che succede con Claude Monet: The Immersive Experience , in questa mostra i quadri non si guardano, ma si vivono. Una mostra multimediale e con un’esperienza virtuale a misura di famiglia. La mostra sarà aperta fino al 31 Maggio 2022
La visita alla mostra di Claude Monet: The Immersive Experience a Napoli
Quando si varca la soglia è l’inizio di un viaggio, di un sogno. Si inizia dallo Stagno delle Ninfee, olio su tela realizzato nel 1899 dal pittore francese Claude Monet e attualmente conservato al Musée d’Orsay di Parigi, ma qui non troviamo il quadro, troviamo il ponticello, le ninfee, la vegetazione rigogliosa, le carpe che corrono in acqua tra i nostri piedi.
La seconda stanza è un’immensa sala, con una piramide al centro e sdraio e tappeti sparsi qua e là. Ci si deve solo sedere e rilassare. Si viene investiti da luci e colori, in un universo che sembra non avere più dimensioni. La mostra “Claude Monet: The Immersive Experience” è una vera e propria esperienza: grazie alle più recenti tecniche di mappatura digitale è possibile “entrare” in un dipinto per immergerti completamente nell’opera che si ha davanti.
Le opere vengono proiettate a 360 gradi, su più di 1000 metri quadri di schermi, e realtà virtuale (VR), ed accompagnano il visitatore in un viaggio attraverso i colori e i giochi di luce di oltre 300 dipinti di Claude Monet.
Spettacolo puro. Non bisogna capire. Non si deve conoscere l’arte. Ci si deve solo abbandonare e lasciarsi investire dalla bellezza che Monet ha creato nei suoi dipinti. Scorrono veloci: I papaveri, Impressione il levar del sole, La Passeggiata, San Giorgio Maggiore al Crepuscolo, La Gazza, Signora in Giardino…La stazione di Saint-Lazare.
Claude Monet: The Immersive Experience a Napoli: la realtà virtuale
Subito dopo si attraversa un corridoio e si arriva a una stanza più piccola dove ci sono una serie di postazioni: al costo di due euro si può entrare prima nello studio di Monet e poi nei suoi quadri grazie alla realtà virtuale.
I bambini si divertono moltissimo, cercano di toccare le ninfee, si spaventano per l’arrivo del treno, si stupiscono per la bellezza del lago o dei campi di grano.
Il filmato dura circa 20 minuti ed è adatto a tutti, grandi e bambini.
Il laboratori per i bambini alla mostra di Monet
E nella Chiesa di San Potito c’è anche uno spazio dedicato ai bambini, nell’ultima sala c’è un grande tavolo dove i più piccoli possono colorare alcuni quadri di Monet e poi grazie a un proiettore proiettarli sul muro, in cornice, come vere opere d’arte.
Informazioni e biglietti per la mostra di Monet a Napoli
La mostra “Claude Monet: The Immersive Experience” è a cura della Exhibition Hub, società di Bruxelles specializzata nella progettazione e produzione di mostre immersive.
- Quando: fino a maggio 2022
- Dove: Chiesa di San Potito, via Salvatore Tommasi, 1
- Orari: 10:00 – 20:00 (la biglietteria chiude alle ore 19:00)
- Giorno di chiusura: mercoledì
- Costo del biglietto : adulti 12€, dai 5 ai 16 anni 7€, fino a 4 anni gratis
Famiglia x 4 (2 adulti + 2 bambini): 32 euro,Famiglia x 5 (2 adulti + 3 bambini): 38 euro,
- Info: +39 351 540 2684 info@expo-monet.it
- Non è necessario prenotare. E’ possibile acquistare il biglietto in sede. Necessario Green Pass
- Sito ufficiale
Come arrivare alla mostra di Claude Monet The Immersive Experience
Come si arriva alla Chiesa di San Potito:
- da via Pessina 27 attraverso la scala di San Potito
- da via Santa Teresa degli Scalzi, girare in via Salvatore Tommasi.
- Fermata metro più vicina: piazza Dante
La mostra di Monet a Napoli, ma i quadri?
È vero questa è una mostra senza quadri, c’è solo un corridoio dove sono esposte delle “croste” che riproducono i capolavori di Monet. Questa mostra è altro. Ci è piaciuta moltissimo la grande sala con le sedie a sdraio dove fermarsi a osservare le proiezioni luminose dei quadri. E ancora di più ci è piaciuta la risposta di un’addetta alla sala, quando finito il percorso siamo tornati indietro e abbiamo chiesto scusa, perché i bambini volevano rivedere il ponte con le ninfee: “Non dovete chiedere scusa, qui bisogna rilassarsi e diventare parte della bellezza”.
Ecco in questa mostra non ci sono quadri, ma si vive un’esperienza. Tornati a casa con due bambini di otto anni è stato facilissimo leggere come è nato l’Impressionismo e spiegare loro la tecnica inventata da Monet. La mostra ha risvegliato la loro curiosità. E credo che questa mostra sia ancora più indicata per bambini più piccoli, a cui dopo non bisogna spiegare nulla…ma bisogna solo farli entrare in contatto con l’arte. Il passaggio successivo a un vero museo sarà molto più facile.