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Caserta Vecchia, cosa vedere in un giorno

Caserta vecchia duomo

 

Caserta Vecchia è un piccolo gioiello fuori dalla città di Caserta, un borgo medioevale, con le stradine acciottolate, i limoni e i gatti che passeggiano liberi e felici tra i vicoletti, abbelliti da fiori e piccoli oggetti riciclati,  tra osterie e negozietti.  È una meta super consigliata per fuggire dallo stress cittadino e fare una gita con i bambini, tra il profumo di legna bruciata dei camini accesi d’inverno e i limoni in primavera- estate.

Come arrivare a Caserta Vecchia

chiesa di San Rocco

Mettete sul Navigatore “Chiesa di San Rocco”, sulla destra trovate un grande parcheggio ( due euro la giornata) e di fronte un grande bar con i bagni. Noi abbiamo visitato la piccola  chiesa di San Rocco e poi abbiamo percorso la piccola salita costeggiata da una pineta di abeti. Da qui si ha accesso al borgo di cui vi raccontiamo in questa pagina le cose da fare e vedere.

 

Caserta Vecchia cosa vedere: i vicoletti

Devo dire che io adoro girovagare senza meta e gustarmi le stradine. Anche a Caserta vecchia, monumenti a parte, la cosa che mi è piaciuta di più sono stati proprio i vicoletti, con piante e fiori e le i nomi dei proprietari incisi vicino ai portali di pietra, i lampioni in ferro battuto e i piccoli balconi.

Piazza Vescovado a Casertavecchia

Piazza Vescovado a Casertavecchia è il centro di questo bel borgo medievale, qui confluiscono tutte le stradine e qui, tra pergolati, vecchie insegne e piccoli negozietti, si trovano gli edifici più importanti: Il Duomo, il Palazzo Vescovile, l’ex seminario.

Il Palazzo Vescovile si affaccia sulla piazza permette di ammirare archi e finestre che risalgono al 1300, mentre di fronte al Duomo si apre l’edificio che una volta ospitava il seminario, che oggi è la residenza del parroco di Casertavecchia. All’interno del palazzo si può ammirare una croce di ferro battuto che fu messa qui nel 1953, per ricordare i 700 anni della consacrazione del Duomo al culto di San Michele Arcangelo.

Caserta vecchia viaggiapiccoli

Il duomo

Su  piazza del Vescovado si affaccia anche il Duomo di Casertavecchia, dedicato a San Michele Arcangelo. Il Duomo, edificio in tufo, elegante e austero, risale al 1129. Oggi, dopo l’ultimo restauro del 1926, il Duomo ha ritrovato il suo originario stile romanico. Ai lati dell’ingresso due leoni di pietra accolgono i visitatori, mentre davanti all’altare spiccano le figure animali del pavimento a mosaico del 1213. Le pareti sono decorate con animali e motivi floreali, simboli della fede cristiana, e una piccola cappella del ‘300 a lato dell’altare custodisce gli affreschi originari.

L’affresco di Maria Santissima delle Grazie si trova sulla destra dell’ingresso e raffigura la Vergine Maria con il Bambino sulle ginocchia intento a benedire. Al centro della chiesa fermatevi ad ammirare il pulpito barocco del 1600, arricchito da cinque colonne di marmo con capitelli tutti diversi tra di loro. Il crocifisso di legno dietro all’altare risale al 1500.

  • L’ingresso è gratuito.
  • Orari di apertura: il Duomo è aperto in inverno dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 18; in estate chiude alle 22.30.

 

Il campanilecampanile Caserta vecchia

Fermatevi un attimo anche a guardare il Campanile con influenze gotiche: costruito nel 1234, svetta per 32 metri sulla piazza ed ha cinque piani abbelliti da bifore decorate con figure umane.

Ci passate sicuramente sotto, perché sovrasta la strada principale del borgo.

La leggenda narra che, vedendo gli abitanti in difficoltà,  arebbero state le fate dei Monti Tifatini a portare le colonne dall’antica Calatia al campanile. Ognuna trasportò una colonna sulla testa e la Cattedrale fu completata.

 

Caserta vecchia cosa vedere: il castello

A me è piaciuto girovagare per i vicolia, ma se chiedete ai bambini a Casera vecchia cosa vedere, loro vi consiglieranno il Castello.

Caserta vecchia castello

Situato proprio al centro del paese, da cui domina il paesaggio e il panorama con la costa e le isole Flegree, il Castello di Casertavecchia risale all’861 e fu eretto dal Conte di Capua. Nel corso dei secoli, sotto il dominio di Svevi, Normanni e Aragonesi, e soprattutto dopo che Casertavecchia divenne sede vescovile, il castello assunse sempre più l’aspetto di una fortezza in cui trovare riparo dalle aggressioni nemiche.

Caserta vecchia castello

Il castello era anticamente era un vero e proprio mastio, con sei torri d’avvistamento alte 32 metri, ciascuna con i suoi ponti levatoi e un fossato intorno. Dal 1500 in poi, il borgo e il Castello furono gradualmente abbandonati. Oggi rimangono solo la torre e pochi ruderi, ma è un luogo pieno di fascino. I bambini hanno giocato ai cavalieri, corso e saltato sul pratino verde.

Ristoranti a Casertavecchia

Caserta vecchia noni l’abbiamo vista di mattina presto in un giorno settimanale, ma diciamo che è famosa per la movida. Lungo le viuzze medievali del centro, infatti, ci sono una serie di piccoli ristoranti, osterie e taverne, che servono formaggi e salumi casertani, bruschette con i pomodorini, funghi e patate alla brace, ricotta di fuscella, mozzarella ( rigorosamente di bufala). Tra i primi vi consigliamo le tagliatelle al ragù di cinghiale o di maialino nero casertano, tra i secondi capretti e maialini al forno e salsicce con semi di anice, accompagnati da funghi del Matese, zucchine, patate al forno.  Nei locali l’accoglienza è familiare, anche se, attenzione, sono tutti molto turistici. Noi dopo la visita a Caserta vecchia, su consiglio di un’amica siamo scesi a San Leucio e abbiamo mangiato una pizza divina alla locanda del Borbone e comprato pane e biscotti all’adiacente Pandiseta Bakery.

pizza

Botteghe caratteristiche e “spiritelli” dispettosi

Un ultimo consiglio, non potete andare via da Caserta Vecchia senza portare a casa uno “spiritello”. Nei vicoli trovate tante botteghe artigianali, che vendono i vasetti colorati in terracotta con sopra dipinti i folletti o come si chiamano a Caserta, i mazzamurielli, molto furbi e che combinano tanti piccoli guai. Anche se si dice che portino anche molta fortuna.

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