Buba, eco-factory a misura di bambini

Oggi vi voglio parlare di Buba. Cos’è Buba? Prima di tutto è un’idea, poi è uno stile di vita basato sul riciclo, terzo è un gioco colorato per far scoprire ai nostri bambini, che il mondo in cui viviamo non è un mondo usa e getta.

Perché non crediamo nell’animazione per bambini

Ogni fine settimana o ad ogni festa c’è la corsa alle attività. Attività stimolanti e accattivanti con cui intrattenere i bambini. Eppure abbiamo davvero bisogno di fuochi d’artificio, pagliacci e balli? Enrico e Giulia da due anni alle loro veste non vogliono gli animatori. “Mamma ti dicono quello che devi fare e ti chiamano sempre: ‘Vieni a giocare’, che noia!”, dice Giulia.

Sono una mamma e di due gemelli perciò so bene che se chiamo un servizio di animazione i bambini sono impegnati e la festa scorre tranquilla e magari le mamme hanno anche tempo di chiacchierare. E so bene che i bimbi non sono tutti uguali, molti preferiscono una guida nei giochi.

Però resta il fatto che la nostra ultima esperienza di animazione a Napoli è stato con Melagioco (bravissimi!), che al compleanno dei cinque anni di Enrico e Giulia hanno costruito un’enorme nave pirata con del cartone e poi abbiamo chiuso.

E in genere anche nel week-end preferiamo esplorare la città piuttosto che appoggiarci a iniziative organizzate.

Domenica scorsa siamo andati ai Mercatini di Natale di Bagnoli e nello spazio bimbi abbiamo visto il tavolo di Buba, ho imparato a conoscere Buba grazie all’agenda del week end che faccio per il blog e perché ha fatto una serie di laboratori presso la libreria Bibi, che amiamo, perciò mi sono avvicinata.

Su un foglio di carta c’è scritto: “Libera la fantasia e ritrai il tuo amico immaginario…insieme a noi”. Sul tavolo nastri, gomitoli di lana, adesivi, forbici, colla, pennarelli.

Io proseguo, ma mi volto e vedo Enrico e Giulia dietro il bancone all’opera.

Enrico ha un amico immaginario, Giulia no, ma la inventa al momento, attratta dai colori e dalla lana.

I laboratori di Buba: si parte dal riciclo

bambine laboratorio

Mi fermo a parlare con Antonella che mi spiega le varie anime di Buba.

“Noi organizziamo laboratori creativi soprattutto nelle librerie o per le feste private. Ma partiamo dall’esperienza personale. Buba è mia figlia, Sofia, che oggi ha 10 anni. Io ricordo i pomeriggi in casa con lei e la fatidica domanda. “Mamma che facciamo?” e allora ci inventavamo di tutto con la pasta, la lana, la colla, il bicarbonato… con tutto quello che avevamo in casa. Niente di più, niente di meno di quello che fanno tutte le mamme. Solo che noi oggi, nei nostri laboratori, rifacciamo quel gioco in maniera strutturata e cercando di stimolare la creatività dei bambini”.

I laboratori di Buba sono anche un’occasione per sensibilizzare i bambini al riuso, al riciclo e al rispetto dell’ambiente, in modo giocoso e divertente.

La Eco-boutique di Buba

E poi c’è la eco-boutique. Anche questa nata dall’esperienza personale. “Soprattutto quando i bimbi sono piccoli- spiega Antonella- ci sono tanti abiti che si usano pochissimo. Allora noi li raccogliamo e li rivendiamo dividendo il ricavato con la mamma. È un modo per fare un piccolo business basato sul riutilizzo delle risorse”

Giulia ed Enrico intanto compongono il loro “Amico immaginario” con l’aiuto di Francesca e il tavolo si è riempito di bimbi.

Abbiamo bisogno di fare cose belle

Continuo a chiacchierare con Antonella e istintivamente le chiedo: “Ma il tuo è un lavoro?”. E lei: “Sì. Cioè prima non lo era, era un hobby, così è nata la eco-boutique, poi mi sono ammalata di cancro e ho capito che se fai cose brutte, che non ti piacciono ti ammali e io volevo guarire. Avevo bisogno di fare cose belle, cose in cui credo …e oggi il mio lavoro è stare con i bambini e aiutarli a credere nella loro creatività”.

La risposta di Antonella per un attimo mi spezza il respiro. Perché me lo dice così, a me? Ci conosciamo da dieci minuti penso? E nel giro di un secondo trovo la risposta:  me lo dice perché ci crede.

Una sfida alla società dei consumi

 

E Antonella crede nella sua piccola missione: “La sfida alla società dei consumi e all’usa e getta. Non ci sono oggetti che non servono più ci sono solo oggetti da trasformare e tornare ad amare”.

 

Enrico e Giulia intanto hanno finito il loro capolavoro. “Mamma io non sapevo di avere una amica immaginaria. Ora ce l’ho te la presento, si chiama Rosa”, dice Giulia soddisfatta, mostrandomi il suo disegno. “Enrico invece mi racconta che il suo non ha una forma precisa, può diventare molto piccolo e molto grande e cambiare colore, però rimane sempre buono”.

 

Andiamo via. Non ho fatto una foto ad Antonella e non le ho chiesto il suo cognome. Non importa. Lei è Buba.

Come trovare Buba

 

Buba ha una pagina Facebook

 

Una pagina Instagram

 

Telefono: 346.2172604 oppure 3337336154

 

Mail: Kidsbuba@gmail.com

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